La filosofia

Quello che i nostri viticoltori fanno ogni giorno nelle loro vigne, lo abbiamo implementato anche nella nostra cantina: lavorare in armonia con la natura.

Quando, nel 2009, la struttura è stata sottoposta a un intervento di ristrutturazione, abbiamo deciso di valorizzare la cantina non solo in termini architettonici, ma anche nell’ambito delle energie rinnovabili: l’impianto fotovoltaico copre oggi il 55% del nostro fabbisogno di energia, con cui viene azionata la maggior parte dei macchinari e dei computer. Grazie ai pannelli solari e al sistema di recupero del calore, inoltre, siamo in grado di soddisfare il 70% della richiesta di acqua calda, necessaria a pulire la linea di imbottigliamento e i serbatoi, nonché a scaldare gli uffici. Il nostro concept energetico ci consente di operare in un’ottica di sostenibilità, rendendoci in gran parte autosufficienti.

Ogni vino è un’opera d’arte, unica e insostituibile.

Nessuna annata è uguale all’altra: il vino è una materia viva, un’espressione in costante evoluzione del terroir, un prodotto plasmato dalle condizioni climatiche, dalla mano sapiente del maestro cantiniere e dal proprio peculiare processo di affinazione.

Nel 2010, è stato avviato un importante intervento di ristrutturazione della cantina, volto a reinterpretare le strutture sino a quel momento amorfe, con un occhio di riguardo per il paesaggio e per l’ambiente. Al team di architetti Michaela Wolf e Gerd Bergmeister (Bressanone) è stato chiesto di trarre l’ispirazione dalla viticoltura: i dettagli in legno e acciaio, ben visibili anche dal di fuori, esemplificano il solido legame tra tradizione e tecnologia, mentre il legno delle superfici esterne dell’edificio richiama quello delle botti in rovere. I pannelli in lamiera stirata nera, invece, simboleggiano le botti di acciaio, il lato moderno della produzione vinicola.

L’opera è impreziosita dal “teatro verde”, una costruzione in acciaio, dinamica e leggera, ricoperta dai più diversi alberi e arbusti, pensata come una propaggine naturale del nuovo edificio e della collina adagiata alle sue spalle.